08/06/08

mano gialla


l'ho dipinto anni fa, in tre giorni...
ero nervosa nervosa nervosa.....
mi sentivo
come quella striscia blu scura, nel centro, un palazzo di cemento, con tante finestre colorate
stretta dai miei pensieri che giravano in tondo
e fermata da una mano gialla
una mano sinistra, la sua mano.....

4 commenti:

Anonimo ha detto...

sarei interessato davvero a saperne di più su questo quadro; la sua mano .... sei credente? ha un riferimento religioso? grazie anticipato per la risposta.
Miki

sonia ha detto...

ciao Miki, ho trovato nella filosofia taoista riferimenti importanti, ma al di là di questo non sono religiosa, nel senso che non accetto dogmi e religioni istituzionalizzate. la mano non è la mano di dio, se esiste non lo so, a me non si è mai rivelato.
il quadro prende spunto da un dipinto di Hundertwasser, che mi piace tanto tanto.
grazie e ciao
sonia

Anonimo ha detto...

capisco, ma evidentemente non ti và di rivelare di chi è quella mano. ciao
Miki

sonia ha detto...

è una lunga storia miki, pensavo non potesse interessarti. per molto tempo c'è stata una persona nella mia vita la cui presenza ha avuto un effetto totalmente destabilizzante per me. qualsiasi cosa facessi non andava bene, qualsiasi cosa dicessi era una cosa stupida e così pian piano mi ero convinta della mia totale inadeguatezza alla vita. la mano gialla (sinistra, è mancina questa persona) lo rappresenta, aperta, mi ferma, mi blocca, mi impedisce di essere me stessa, ed il mondo mi diventa ostile, così come i miei pensieri che vagano in cerca di non si sa quali risposte. il mio spazio vitale si restringe, si incupisce, la mia presenza diventa solo mentale e comunque scollegata da me e dal contesto in cui vivo. ho risposto alla tua domanda? i quadri rappresentano sempre attimi di vita, le emozioni affiorano a nostra totale insaputa. quando finisci un quadro lo guardi e ti stupisci, c'è dentro qualcosa di te che non conoscevi. ho dato forma a quanto stavo vivendo all'epoca, e questo quadro mi ricorderà sempre quei momenti difficili.
ciao
sonia