in particolare è degno di menzione il lavoro fatto sul "cavalcare il dragone": a differenza dalla cultura occidentale, dove il dragone viene ucciso, nella cultura cinese viene cavalcato. non c'è un'operazione di annullamento, bensì una gestione che implica una maestria, il controllo sul dragone, ed il saperne usare la potenza a proprio beneficio. mi è piaciuto molto anche il tema dei blocchi interni, che non possono essere eliminati, pertanto devono essere gestiti con l'interazione, cercando il modo di portare il respiro, il movimento laddove esistano, utilizzandoli per trovare nuove espressioni, andando "con" e non "contro". infine il lavoro sul Kae - Rh (non so come si scrive!!). Il Kae visto come "rayonnement", irradiamento, partendo dal Rh, l'asse. non avevo mai pensato che il Rh fosse l'asse, lo vedevo piuttosto come la fase in cui si raccoglie l'energia verso il centro, si posa, si fa scendere verso terra. invece questa definizione riporta alle due direzioni dell'asse, non solo verso terra, ma giustamente anche verso il cielo. stiamo lavorando la terza parte, che corrisponde appunto al cielo, e questa indicazione è particolarmente importante. dunque il Kae è l'espansione dinamica intorno all'asse, Rh. l'irraggiamento che partendo dal tantien si diffonde negli arti e in tutto il corpo, davanti, dietro, in tutte le direzioni, mantenendo il riferimento dell'alto e del basso. nel lavorare il Kae ed il Rh nei passaggi intermedi tra una posizione e l'altra si ha modo di ricentrare l'asse, correggere la postura, e lavorare su quella particolare qualità di Kae-Rh che abbiamo nelle posizioni "statiche".
lo so che chi non pratica non capisce un tubo, ma......... possibile che nessuno che legge o visita sto blog abbia niente da dire a proposito? nessun praticante di taiji quan????
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