J.M. ha detto di fare attenzione alla distanza che separa quanto noi crediamo di fare da quanto effettivamente facciamo.
a volte durante lo stage W.G., il Maestro, si fermava, faceva un piccolo sorriso gentile, e ci diceva: "ora vi faccio una piccola imitazione" e ci mostrava quanto stavamo facendo; rispetto a quanto ci aveva chiesto di fare c'era sempre un abisso. da lì in poi ripartivamo correggendo i movimenti. ho pensato che è una costante quella di pensare di fare una cosa e di fatto farne un'altra. pensiamo di voler tutelare l'ambiente, ma prendiamo l'aereo per andare due giorni a Roma, malgrado l'impatto ambientale. pensiamo di amare la natura e inquiniamo una valle intera per arrivare in cima alla montagna a fare il nostro pic nic, quando potremmo fermarci nei boschi a fondo valle. pensiamo di volere tanto bene a una persona, e le facciamo tanto male. pensiamo di essere amici per la pelle di qualcuno e non ci ricordiamo mai di fare una telefonata. eccetera eccetera.... Le décalage (si scrive così?) entre ce que vous faites et ce que vous pensez de faire....
30/07/08
24/07/08
bayonne - baiona, pays basques
durante il lunghissimo viaggio in treno abbiamo visto la francia da sud a nord e poi da nord a sud sull'altro versante. è incredibile di quanti spazi di natura disponga questo bellissimo paese! viene voglia di andarci in vacanza, senza meta, tanto è tutto bello....
sovente la nostra mente è proiettata nel futuro.
il nostro cuore invece vive nel presente.
il taiji quan si fa con il cuore, non con la mente........ mi dicono che è semplice, ma non è facile...... è vero.
ho provato cosa sia la differenza tra resistere, accogliere e unire.
nel primo caso si cerca di non farsi sopraffare dalla forza dell'avversario. se si radica bene e si ha un po' di forza in genere lo si può fare, ma poi........ arriva sempre uno più forte, ed inoltre è molto stancante!
nel secondo caso si impara a far fluire la sua forza attraverso di noi ed a scaricarla rendendola inoffensiva. funziona meglio, diventa marginale la sua mole, ma è comunque una bella fatica!
nel terzo caso si entra in contatto con lui e gli si restituisce la sua forza. bellissimo, lo sforzo sparisce, non si sente male da nessuna parte, e all'occorrenza quando ci si stanca lo si vede andare a terra senza aver fatto nulla se non aderire e far passare.......... lo so, sembra strano, ma funziona!
discorsi un po' strani per chi non pratica, me ne rendo conto, ma penso che tante volte sprechiamo immense energie, anche nella vita di ogni giorno, nelle nostre relazioni conflittuali, senza riuscire a venirne a capo. a volte val la pena di cercare nuove prospettive, nuovi modi di affrontare le cose. uscire dal conflitto, uscire dalla difesa, entrare in contatto.
16/07/08
sunset - monviso
10/07/08
Verlaine
En sourdine
Calmes dans le demi-jour
Que les branches hautes font,
Pénétrons bien notre amour
De ce silence profond.
Fondons nos âmes, nos cœurs
Et nos sens extasiés,
Parmi les vagues langueurs
Des pins et des arbousiers.
Ferme tes yeux à demi,
Croise tes bras sur ton sein,
Et de ton coeur endormi
Chasse à jamais tout dessein.
Laissons-nous persuader
Au souffle berceur et doux,
Qui vient à tes pieds rider
Les ondes de gazon roux.
Et quand, solennel, le soir
Des chênes noirs tombera,
Voix de notre désespoir,
Le rossignol chantera.
Paul Verlaine
Calmes dans le demi-jour
Que les branches hautes font,
Pénétrons bien notre amour
De ce silence profond.
Fondons nos âmes, nos cœurs
Et nos sens extasiés,
Parmi les vagues langueurs
Des pins et des arbousiers.
Ferme tes yeux à demi,
Croise tes bras sur ton sein,
Et de ton coeur endormi
Chasse à jamais tout dessein.
Laissons-nous persuader
Au souffle berceur et doux,
Qui vient à tes pieds rider
Les ondes de gazon roux.
Et quand, solennel, le soir
Des chênes noirs tombera,
Voix de notre désespoir,
Le rossignol chantera.
Paul Verlaine
09/07/08
il discorso del grande Capo Seattle
...........
In tutto c' è un legame. Tutto ciò che accade alla terra accadrà anche ai figli della terra. Se gli uomini sputano in terra è come se sputassero addosso a se stessi. Questo sappiamo: la terra non appartiene all' uomo, ma è l' uomo che appartiene alla terra. L'uomo non ha tessuto la tela della vita: è semplicemente uno dei suoi fili e tutto ciò che fa alla tela lo fa a se stesso.
08/07/08
lord byron
esperimento con il microonde
provo spesso a spiegare la mia avversione per il microonde, istintivamente non ne voglio sapere, non mi convince. non è facile comprenderne il meccanismo e peggio che peggio esprimere un parere fondato sulla presunta e mai dimostrata pericolosità. forse per gli ignoranti come me un bell'esperimento vale più di tante parole....
ESPERIMENTO:
prendete qualche seme, niente di esotico e complicato per carità, e metteteli in due vasetti uguali, con la medesima terra. provate a innaffiare uno con l'acqua di rubinetto, l'altro con acqua scaldata nel microonde e poi lasciata raffreddare.
i semi bagnati con acqua da microwave non germoglieranno.
e poi, cominciate a preoccuparvi finalmente?
ESPERIMENTO:
prendete qualche seme, niente di esotico e complicato per carità, e metteteli in due vasetti uguali, con la medesima terra. provate a innaffiare uno con l'acqua di rubinetto, l'altro con acqua scaldata nel microonde e poi lasciata raffreddare.
i semi bagnati con acqua da microwave non germoglieranno.
e poi, cominciate a preoccuparvi finalmente?
farfalle blu
dovrei far lavorare la testa, ma è occupata da un pensiero fisso.... girando in internet ho trovato queste parole, mi paiono assolutamente significative, condivisibili.
FUORI DAGLI SCHEMI!!!
un paradigma e’ una struttura mentale acquisita attraverso la quale filtriamo e incaselliamo le nostre esperienze del mondo. Potenzialmente, ci sono tanti paradigmi quanti esseri umani: ogni visione soggettiva del mondo è, in sè stessa, un paradigma. La società impone e consolida alcuni paradigmi fino a loro completa calcificazione nelle ns menti. Questi paradigmi sono spesso fuorvianti, fonte di svariati disturbi dalla semplice infelicità al delirio di onnipotenza. Eliminare i paradigmi autolesionisti richiede di riesaminarli attentamente alla luce del principio di piacere , unico valido fondamento di una visione “sostenibile” della vita, che ci metta al riparo dal dolore che risulta dalla violenza quotidiana contro noi stessi. Rimettere in discussione qualsiasi dogma, dall’uso delle scarpe alla presenza di fluoro nel dentifricio, al valore e al senso delle parole che usiamo per descrivere il mondo (parole come “follia”, ” droga”, “buon senso”, “eleganza”, “buona salute” ecc.) senza temere il giudizio sociale, e ripristinare i Paradigmi Naturali che sono al fondamento di qualsiasi virtu’ umana, costituisce la indispensabile premessa per il rispetto degli altri esseri viventi e dell’ambiente sul pianeta Terra.
FUORI DAGLI SCHEMI!!!
un paradigma e’ una struttura mentale acquisita attraverso la quale filtriamo e incaselliamo le nostre esperienze del mondo. Potenzialmente, ci sono tanti paradigmi quanti esseri umani: ogni visione soggettiva del mondo è, in sè stessa, un paradigma. La società impone e consolida alcuni paradigmi fino a loro completa calcificazione nelle ns menti. Questi paradigmi sono spesso fuorvianti, fonte di svariati disturbi dalla semplice infelicità al delirio di onnipotenza. Eliminare i paradigmi autolesionisti richiede di riesaminarli attentamente alla luce del principio di piacere , unico valido fondamento di una visione “sostenibile” della vita, che ci metta al riparo dal dolore che risulta dalla violenza quotidiana contro noi stessi. Rimettere in discussione qualsiasi dogma, dall’uso delle scarpe alla presenza di fluoro nel dentifricio, al valore e al senso delle parole che usiamo per descrivere il mondo (parole come “follia”, ” droga”, “buon senso”, “eleganza”, “buona salute” ecc.) senza temere il giudizio sociale, e ripristinare i Paradigmi Naturali che sono al fondamento di qualsiasi virtu’ umana, costituisce la indispensabile premessa per il rispetto degli altri esseri viventi e dell’ambiente sul pianeta Terra.
07/07/08
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