30/07/08

décalage

J.M. ha detto di fare attenzione alla distanza che separa quanto noi crediamo di fare da quanto effettivamente facciamo.
a volte durante lo stage W.G., il Maestro, si fermava, faceva un piccolo sorriso gentile, e ci diceva: "ora vi faccio una piccola imitazione" e ci mostrava quanto stavamo facendo; rispetto a quanto ci aveva chiesto di fare c'era sempre un abisso. da lì in poi ripartivamo correggendo i movimenti. ho pensato che è una costante quella di pensare di fare una cosa e di fatto farne un'altra. pensiamo di voler tutelare l'ambiente, ma prendiamo l'aereo per andare due giorni a Roma, malgrado l'impatto ambientale. pensiamo di amare la natura e inquiniamo una valle intera per arrivare in cima alla montagna a fare il nostro pic nic, quando potremmo fermarci nei boschi a fondo valle. pensiamo di volere tanto bene a una persona, e le facciamo tanto male. pensiamo di essere amici per la pelle di qualcuno e non ci ricordiamo mai di fare una telefonata. eccetera eccetera.... Le décalage (si scrive così?) entre ce que vous faites et ce que vous pensez de faire....

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