31/03/10

primavera

una delle più belle canzoni di De André...

"Primavera non bussa\ lei entra sicura\ come il fumo lei penetra in ogni fessura\ ha le labbra di carne i capelli di grano\ che paura che voglia che ti prenda per mano\ che paura che voglia che ti porti lontano"

19/03/10

toni di grigio, di blu, indaco.... sul maira

Panta rei os potamòs


abbiamo camminato lungo il fiume. il giorno era grigio, c'erano presagi di pioggia. anche nel grigio più grigio si trova qualcosa di bello. l'erba piccola verde chiaro. lo zampillare dell'acqua attorno a un ramo in mezzo al fiume, il riflesso delle piante nel canale, una vecchia chiusa....









tutto scorre, tutto cambia, inarrestabile l'acqua scende verso il mare, la vita va avanti. si può forse opporsi al divenire? il taiji quan mi ha insegnato anche questo, andare con la corrente, non contro...
risparmiare energie, seguire, lasciar fluire ogni cosa. Panta rei.... Eraclito e Lao Tze..





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15/03/10

alla fonte del dolore

vicino alla fonte sedeva un uomo e fumava tabacco trinciato. le cartine erano quelle col pacchetto arancione che si vendono da sempre. aveva l'aria ermetica, le rughe solcavano il suo viso abbronzato, i capelli bianchi luccicavano al sole. ci guardò trafficare con le taniche e si alzò per darci un legno da appoggiare sotto. poi cominciò a parlare. la sua sofferenza sgorgava a fiotti come l'acqua gelida della fonte. io non riesco ad estraniarmi, il dolore degli altri mi entra nel cuore ed è subito lì senza nome, loro e mio. ancora devo macinare dei sassi. mi manca mio padre. oggi operano il padre di un mio amico. lui è là in ospedale a fargli compagnia. il mio è morto da solo, in un paese lontano, senza nessuno che gli tenesse la mano e lo confortasse. perchè si capisce solo dopo?

14/03/10

ancora neve....



lavandaie




quando ero piccola le donne di campagna lavavano al fosso. oggi mi stupisco quando vedo qualcuna lavare ancora ai lavatoi pubblici.















stamane ho chiesto il permesso di fotografare quest'anziana signora, non vorrei essere molesta, nè rubare immagini. mi ha detto che con i guanti l'acqua non è fredda, e comunque erano cose che altrimenti doveva lavare in lavatrice. ma dove lo trova il tempo di andare al lavatoio? e perchè lo preferisce alla lavatrice?

rapaci....



oggi penso di aver visto una poiana. anche lei poverina mobbata da due corvacci neri e antipatici.



lanciava degli urletti, io l'ho chiamata, ma a un certo punto s'è nascosta nella boscaglia. la cosa difficile è fare foto ravvicinate mentre si muovono, ti trovi lo schermo tutto blu e vaghi alla ricerca della spirale. sono proprio contenta!

09/03/10

02/03/10

ice on maira





scende la notte in val varaita

è sfuocata, ma non importa... le foto di sera spesso non sono nitide, escono tutte sgranate, mi fa una rabbia! ma non posso cestinarla, ha questa dimensione così romantica...

scendevo dalla valle, mi sono girata un attimo e dalla strada ho buttato un ultimo sguardo verso i boschi. il cielo si tingeva di rosa, come solo in inverno succede. amo essere in montagna quando scende la notte, la luce si ritira piano piano, le ombre inghiottono la montagna, ed i rami si protendono verso il cielo. io faccio le ultime foto, so che forse verranno male, e non mi decido a ritirare la macchina e guardare con i soli occhi. ancora una. e un'altra. il cielo rosa, i boschi scuri, gli alberi forti, i cespugli sottili, una betulla zen, quella casetta di pietra con tutti quei gatti che mi guardano. lo so, non vedete mai una che a quest'ora gira a fare foto qui, stupitevi pure. il cane si nasconde dietro un ciocco di legno, anche lui non sa che pensare. su due stagere noci e castagne messe a seccare, sotto al fienilie sono appese le pannocchie di mais da polenta. decadente ma vero. l'ultimo testimone di vita nei boschi si è rifugiato in casa e non si fa vedere, a volte le persone sono schive da noi, sembrano ostili, ma sono solo timide penso.

è un attimo indefinibilmente lungo o corto, non ha altro che intensità, nessun fattore temporale... poi scendo a malincuore, e, già sull'incrocio, faccio questa ultima foto.

il mio modo di avere rapporti con il mondo....

"La pittura è il mio mestiere. Cioè è il mio mestiere ed il mio modo di avere rapporto con il mondo. Vorrei essere appassionato e semplice, audace e non esagerato. Vorrei arrivare alla totale libertà in arte, libertà che, come nella vita, consiste nella verità."

Renato Guttuso, 1957.


non faccio a meno della macchina fotografica, e quando non ce l'ho, è come se ce l'avessi. vedo attraverso la macchina quanto mi circonda, fermo, fisso, colgo, trasformo. è un magnifico gioco....