è sfuocata, ma non importa... le foto di sera spesso non sono nitide, escono tutte sgranate, mi fa una rabbia! ma non posso cestinarla, ha questa dimensione così romantica...
scendevo dalla valle, mi sono girata un attimo e dalla strada ho buttato un ultimo sguardo verso i boschi. il cielo si tingeva di rosa, come solo in inverno succede. amo essere in montagna quando scende la notte, la luce si ritira piano piano, le ombre inghiottono la montagna, ed i rami si protendono verso il cielo. io faccio le ultime foto, so che forse verranno male, e non mi decido a ritirare la macchina e guardare con i soli occhi. ancora una. e un'altra. il cielo rosa, i boschi scuri, gli alberi forti, i cespugli sottili, una betulla zen, quella casetta di pietra con tutti quei gatti che mi guardano. lo so, non vedete mai una che a quest'ora gira a fare foto qui, stupitevi pure. il cane si nasconde dietro un ciocco di legno, anche lui non sa che pensare. su due stagere noci e castagne messe a seccare, sotto al fienilie sono appese le pannocchie di mais da polenta. decadente ma vero. l'ultimo testimone di vita nei boschi si è rifugiato in casa e non si fa vedere, a volte le persone sono schive da noi, sembrano ostili, ma sono solo timide penso.
è un attimo indefinibilmente lungo o corto, non ha altro che intensità, nessun fattore temporale... poi scendo a malincuore, e, già sull'incrocio, faccio questa ultima foto.
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