29/01/08

i figli - Gibran

I FIGLI
E una donna che teneva un bambino al seno disse: “Parlaci dei figli”. Ed egli disse:
I vostri figli non sono vostri figli. Sono figli e figlie del desiderio ardente che la Vita ha per se stessa. Essi vengono per mezzo di voi, ma non da voi. E benché siano con voi, non vi appartengono. Potete dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, poiché essi hanno i loro pensieri. Potete dar alloggio ai loro corpi, ma non alle loro anime, poiché le anime dimorano nella casa del domani, che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni. Potete sforzarvi di essere come loro: non cercate però di renderli come voi. La vita, infatti, non torna indietro né indugia sul passato. Voi siete gli archi dai quali i vostri figli come frecce viventi son lanciati. L’arciere vede il bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi piega con la sua potenza perché le sue frecce volino veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con gioia dalla mano dell’Arciere; poiché come egli ama la freccia che vola così ama pure l’arco che è ben saldo”.

28/01/08

istrice


haiku

Sotto la gronda
lo specchio non riflette
più che la luna.

(Jorge Luis Borges)

copia Monet


27/01/08

la bisalta


i boschi di klimt


neve


amo le nostre montagne, la neve scintillante, l'aria trasparente che pizzica la pelle..........

oh gente che non va in montagna, che non sa cosa sia avere freddo sul viso e le mani sempre calde, che non vede quel superbo riverbero della neve, il riflesso blu delle ombre, i toni cupi delle conifere, i rami nudi ed argentei degli alberi che si allungano verso il cielo........che non conosce il brivido dell'adrenalina della discesa a rotta di collo, il fruscio degli sci sulla neve, che non si ferma con il cuore in gola a guardare il silenzio infinto, rotto solo dal canto degli uccellini......... a tutti voi io dico, non sapete cosa vi perdete!!!


25/01/08

22/01/08

copia Sisley

nel film "il gladiatore" c'è una scena mitica, l'eroe torna a casa, la guerra è finita ed il frumento è maturo nei campi, lui con la mano accarezza le spighe, benedicendo in cuor suo di esser arrivato in tempo......
la storia com'è noto a chi ha visto il film non prosegue felicemente, ma quel crepitare delle spighe che sembrano dire "mietimi mietimi" (come nella favola di frau holle le rosse mele cadute dall'albero richiamano il passante dicendo "coglimi coglimi"), quell'immagine avevo negli occhi quando dipinsi questo pomeriggio d'estate, la luce accecante, il vento leggero nel grano che fa ondeggiare con grazia gli steli esili ed i loro frutti dorati......






copia Sisley


copia Sisley

dicono che dipinse i più bei cieli dell'impressionismo...... io ci ho provato a copiarli, per disciplina e per passione.......

un giorno ho fatto un viaggio a londra, lo scorso anno, con la mia amica Chiara. incredibile, ecco dove sono i cieli di sisley, nel nord europa il cielo non è come da noi. le nuvole viaggiano veloci, potresti guardarle per ore ed ore, stenderti in un prato, nei parchi stupendi e curatissimi, e guardare quel film, mai uguale, mai ripetitivo.......




copia Monet


il giardino della nonna



Non so se ve li ricordate questi giardini, io sono fortunata, ce l'ho dietro a casa.... C'è la pergola con la vite, quell'uva che quasi sempre anche una volta matura è acidina, ha gli acini piccoli ed è piena di semi, ma quando stacchi il grappolo...... che meraviglia, ti pare l'uva più buona del mondo! E ci sono i vasi, uno diverso dall'altro. In qualcuno mi ostino a mettere fiori in primavera, altri sono pieni solo di erbe infestanti...... man mano che avanza l'estate si decidono le sorti delle piante "forti", che resistono alla mia incuria, e di quelle destinate a soccombere a causa delle lumache voraci e del tempo troppo secco (i vasi fuori dovrebbe bagnarli la pioggia, questa è una mia sincera convinzione). Soprattutto c'è l'ombra, quell'ombra invitante, leggera, che ti estrania dal pesante calore estivo. Peccato che poi non si abbia mai veramente il tempo di godersela........

alfred sisley - copia


neve


oche in società


neve


il Maestro


il Maestro ha detto di non avere paura. se il cuore è tranquillo e posato la nostra forza è grande. mi metto d'impegno, giorno per giorno, per imparare ad essere coraggiosa........

neruda


Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

tamara


il più bello dei nostri mari

Il più bello dei mari

Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

(Nazim Hikmet)




luna rossa

lo scorso anno abbiamo visto la luna rossa.........
quella sera, non ricordo bene che sera fosse, dipinsi la luna rossa di Van Gogh, una grande arancia che sorge dietro le montagne blu. dipingere Van Gogh è un'emozione, un brivido, una scossa elettrica. il colore puro preme per esser steso sulla tela, guizza il pennello, io mi sento uno strumento, non certo l'artefice...
quando ebbi finito il quadro, ero stanca e soddisfatta, sebbene come sempre, si discosti tanto dall'originale.
detto per inciso, non mi importa restare fedele all'opera che mi ha ispirata. mi interessa entrare nel colore, nella dimensione assolutamente soggettiva della composizione del quadro, nella stesura graduale dei colori. nel ritmo, lento, preciso, o veloce, talvolta frenetico........

il Monviso, visto da Valmala


una capra osserva le rovine dell'antica città V.



quando rimasi senza lavoro, un paio di mesi fa, crollai nel pozzo nero. un giorno apatico come tanti mi ritrovai a chiedermi, finalmente, perchè non usassi quel tempo infinito per fare le cose che mi piacciono, quelle cose per le quali ho sempre dovuto ritagliare frammenti di notte, spazi di sonno o di vita famigliare. Ho preso la tavolozza, i colori, tele e blocchi per acquerelli, e sono ripartita da lì, da quello zero. tenersi occupati aiuta a non perdere la speranza, a non scivolare ancora più giù.

primi passi

buongiorno! ho deciso, è giunto il momento .......... perchè tenere tutte queste centinaia di foto in un hard disk esterno? qualcuna posso ben condividerla...... interesserà a qualcuno? come si fa? e cosa racconto ad un pubblico sconosciuto?
c'era una volta un re, seduto sul sofà, che disse alla sua nonna, raccontami una storia! la nonna raccontò: c'era una volta un re.........
ora, penso ci starebbe bene una bella frase importante, più o meno quel che ci si aspetta da chi si mette in piazza, su una seggiola, a far comizio..........
ho dato un rapido sguardo allo schermo muto, ed ho capito che è meglio se per oggi risparmio le parole e inserisco qualche foto. sono qui per questo.
a presto

le nostre montagne


alba


questa foto l'ha voluta sofia.... io dormivo ancora, mi ha chiamata, guarda mamma, che luce, viola, e arancio, e rossa........
in coma ho preso la macchina fotografica ed ho scattato. io sono una fotografa di tramonti, non di albe, solo perchè all'alba dormo sempre....