27/02/09

verzuolo sentiero n. 4


















quadro in partenza .........


eccolo partire con M.A. il quadro, ho avuto giusto il tempo di dargli una passata di vernice dimar e di scrivere una piccola dedica, e poi via, è partito per chambéry........

è meno difficile di una volta, c'è stato un tempo in cui regalare un quadro mi costava una fatica immane.

22/02/09

chevaucher le dragon

lo stage si è appena concluso, abbiamo lavorato su molti fronti.
in particolare è degno di menzione il lavoro fatto sul "cavalcare il dragone": a differenza dalla cultura occidentale, dove il dragone viene ucciso, nella cultura cinese viene cavalcato. non c'è un'operazione di annullamento, bensì una gestione che implica una maestria, il controllo sul dragone, ed il saperne usare la potenza a proprio beneficio. mi è piaciuto molto anche il tema dei blocchi interni, che non possono essere eliminati, pertanto devono essere gestiti con l'interazione, cercando il modo di portare il respiro, il movimento laddove esistano, utilizzandoli per trovare nuove espressioni, andando "con" e non "contro". infine il lavoro sul Kae - Rh (non so come si scrive!!). Il Kae visto come "rayonnement", irradiamento, partendo dal Rh, l'asse. non avevo mai pensato che il Rh fosse l'asse, lo vedevo piuttosto come la fase in cui si raccoglie l'energia verso il centro, si posa, si fa scendere verso terra. invece questa definizione riporta alle due direzioni dell'asse, non solo verso terra, ma giustamente anche verso il cielo. stiamo lavorando la terza parte, che corrisponde appunto al cielo, e questa indicazione è particolarmente importante. dunque il Kae è l'espansione dinamica intorno all'asse, Rh. l'irraggiamento che partendo dal tantien si diffonde negli arti e in tutto il corpo, davanti, dietro, in tutte le direzioni, mantenendo il riferimento dell'alto e del basso. nel lavorare il Kae ed il Rh nei passaggi intermedi tra una posizione e l'altra si ha modo di ricentrare l'asse, correggere la postura, e lavorare su quella particolare qualità di Kae-Rh che abbiamo nelle posizioni "statiche".

lo so che chi non pratica non capisce un tubo, ma......... possibile che nessuno che legge o visita sto blog abbia niente da dire a proposito? nessun praticante di taiji quan????

20/02/09

17/02/09

da vedere: web teatro, non sono solo (scontro tra generazioni)


dire:fare - octavio paz e le quattro piume


Dire:fare
Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
È un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
È più reale, così?
Octavio Paz

16/02/09

www.blublu.org................ fighissimo!!!



When I was a kid I used to pray every night for a new bicycle.Then I realised God doesn’t work that way, so I stole one and prayed for forgiveness.

Emo Philips

se mi incontro con l'impossibile......


Salviamo il Drago


Calza gli scarponi e parti.
Se hai un compagno,
porta con te la corda
ed un paio di chiodi,
ma nulla di più.
Io sono già in cammino,
preparato a tutto,
anche a tornare indietro.
Nel caso mi incontri
con l’impossibile.
Salviamo il Drago,
e in avvenire proseguiamo sulla via
indicataci dagli uomini del passato
Io sono convinto
che sia ancora quella giusta.
(Reinhold Messner)
Hai infiniti pregi Rinhold, ma non sei un gran poeta. tuttavia quel che dici mi piace, sei un grande uomo saggio, questo è indiscutibile........

12/02/09

haiku - artesina


supersonic speed


on a white sugar mountain


wind in my face

09/02/09

kobayashi issa

Anche per le pulci

è forse lunga


la notte solitaria

08/02/09

cavalcare la propria tigre

ognuno di noi va a dormire ogni notte con una tigre accanto. non puoi sapere se questa al risveglio vorrà leccarti o sbranarti.

ovvero: nessuno può evitare la peggiore e la più pericolosa delle compagnie: noi stessi.


(g. nardone, cavalcare la propria tigre)

06/02/09

il faut savoir changer de cadre........

nel taiji quan si apprende a muoversi dentro uno schema e ad uscirne quando sia necessario.
per uscire dagli schemi bisogna prima apprenderne il funzionamento dall'interno. lo schema è funzionale e non fine a sè stesso.
il taiji quan introduce gradualmente alla libertà dagli schemi.



04/02/09

elegie duinesi - reiner maria rilke

Gli amanti potrebbero, se sapessero come, nell'aria della notte dire meraviglie. Perché pare che tutto ci voglia nascondere. Vedi, gli alberi sono, le case che abitiamo reggono. Noi soli passiamo via da tutto, aria che si cambia. E tutto cospira a tacere di noi, un po' come si tace un'onta, forse, un po' come si tace una speranza ineffabile.

(Reiner Maria Rilke, Elegie Duinesi, dalla seconda elegia)

kobayashi issa



C'ero soltanto.

C'ero.

Intorno mi cadeva la neve.

03/02/09

la "stufa Madre" - maggiani

....poi il nostro eroe si guarda dalla prospettiva della "stufa Madre" preposta a scaldare la reggia, e constata che in fondo è un piccolo essere meschino e non un grande uomo, e realizza che la leggenda lui la tiene in piedi con la forza della volontà, ma per qualsiasi altro non sarebbe altro che una storia qualsiasi...........

resta il fatto, che avere la forza di vivere eroicamente è un qualcosa di straordinario. .........
ma ora devo cucinare e sarà meglio che mi spicci. la notizia da guiness del giorno è che finalmente abbiamo l'adsl, non pare vero... siamo collegati al mondo!