27/11/08
xin........ apriti cuore!
una scuola di taiji quan. si chiama Xin, che vuol dire cuore. spero che qualcuno dei miei amici legga quel che scrivo, o forse no, sono parole nell'infinito. se non aprite i vostri cuori amici miei, a cosa vi serve fare taiji quan? la nostra pratica è nel presente, ed il Maestro dice che il presente è lì, nel vostro cuore. invece ...........
arrivano sette francesi sabato, per lo stage. solo una di noi oltre a me ha dato la disponibilità ad ospitarli. io ne porterò 4 a casa mia, e lo farò con gioia, come sempre quando qualcuno viene, anche se non li conosco, mi fa piacere. parleremo francese, berremo il té insieme, faremo colazione, pranzo e cena, e condivideremo le ore preziose di pratica nel week end. chi non capisce che ospitare qualcuno nella propria casa è un privilegio ed una gioia ha il cuore stretto in una morsa, chissà quanto deve fargli male.
24/11/08
23/11/08
la pecora è alla roncaglia béh..........
eccola la nostra roncaglia. qualche giorno fa sono arrivate le pecore, non so sinceramente cosa riescano a mangiare tra gli stocchi del mais, ma evidentemente qualcosa trovano. ieri siamo andate a parlare al pastore. chi lo avrebbe mai detto, pensavamo fossero un centinaio, ed invece... erano 600!!! (naturalmente sulla foto ce n'è solo un gruppetto) ci ha spiegato che sono pecore bialesi, e gli asini, grandissimi e col pelo morbido e folto, sono bergamaschi. che belli..... ho sempre avuto un debole per gli asini....
contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, le pecore ci guardavano e belavano monotone, ma non si facevano accarezzare, mentre gli asini docili e silenziosi ci offrivano il loro bel testone per una grattatina. me li sarei tenuti tutti al volo....
in mezzo al gregge spuntavano due paia di corna. è così che abbiamo scoperto che c'erano anche delle belle capre. i loro occhi magnetici color dell'ambra hanno qualcosa di speciale..... mio padre diceva che le capre sono animali fieri, ed infatti a ben guardarle ricordano tanto gli stambecchi....
le pecore al contrario. mi fanno tenerezza, e mi fanno anche ridere. una si gira a guardarti, tutte si girano. una va di qua, tutte dietro. una bela, tutte belano......... e poi che buffe che sono, su quelle gambette magre, con quella massa di lana compatta! e le orecchione che ciondolano....
les trois demoiselles.........
22/11/08
san martino - giosuè carducci
piovigginando sale
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar.
Ma per le vie del borgo
da il ribollir de' tini
va l'aspro odor de' vini
l'animo a rallegrar.
Gira sui ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando,
sta il cacciator fischiando
sull'uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d' uccelli neri
com' esuli pensieri
nel vespero migrar.
21/11/08
tramonto sulle alpi marittime
la luce intensa illumina le frange delle nuvole... mentre il sole mostra gli ultimi raggi...
poi il cielo si infiamma ed esplode in un infinito straordinario.....
e mentre arriva il freddo pungente della sera, ecco i corvi stagliarsi contro il cielo viola. chissà com'è volare lassù.
chi era già il poeta che disse "stormi di uccelli neri, come esuli pensieri........" ? ho un ennesimo buco nella memoria........
12/11/08
10/11/08
tramonto in veneto
09/11/08
roma caserta brescia treviglio conegliano veneto......... e ritorno!
03/11/08
stage di chambery
fin dal primo minuto (passaggio delle consegne per lo stage) è chiaro che i concetti non sono proprio dei più semplici. lavoriamo sul "denso" e sul "leggero". cos'è denso nel nostro corpo e come facciamo sentire la densità nel movimento? cosa unisce e trasforma i due opposti? come far sperimentare la fluidità che porta da uno stato all'altro? x il denso, ovvero i liquidi, si lavora come se il corpo fosse acqua. x il leggero, l'aria, e le ossa, porose. si trasforma il movimento. io credo che sia anche una questione di lento (denso) e veloce (leggero), ma non ne sono sicura. anche perchè si può esser veloci dentro e lenti fuori e viceversa. posso dire che è denso/leggero il chi? giochiamo con il soffio. l'alternanza da uno stato all'altro e sui vari livelli (sagittale, orizzontale, verticale) fa provare agli allievi questi due principi. lavoro iper interessante, torno a casa stanca e felice... non immagino neanche che mi aspettano dei bei casini con l'associazione. ma lasciare fluire, lasciare andare significa anche non prendersela troppo a cuore, perchè poi le cose in definitiva spesso vanno come devono andare a prescindere dal nostro desiderio di intervento. e.... mi sa che si sta aprendo una nuova porta......
02/11/08
venasca, autunno, nebbia e .......
il grigio è più grigio che mai, ed il rosso ci sta bene insieme... pensiamo di venire una volta con colori e pennelli per lavorare un po' all'aria aperta. dev'essere speciale.....
questo bosco lo conosco come la mia cucina. so dove ci sono i castagni, dove ci sono le betulle, dove i faggi, dove le conifere. conosco il verde screziato delle sue pietre, e conosco i cani da caccia che vagabondano con la campanella che tintinna senza sosta.... sono di casa qui.
non per niente vengo anche se piove, armata di un grande ombrello.
incrociamo dei cacciatori, sono interdetti, penso che si chiedano se siamo una visione o se hanno digerito male ed hanno le traveggole...
ieri in effetti mi sentivo santa sonia, giorno dei santi, perchè no .... anche stamattina ho lavorato, malgrado tutto...
gocce gocce scivolano lungo i tronchi, inzuppano il terreno, gocce di luce, nell'ombra silenziosa.
il paesaggio diventa sempre più cupo, più scuro, ma i boschi fanno paura solo nelle favole. qui si sta benone, e ci divertiamo a seguire i profili dei rami. la natura è bizzarra, non conosce limiti.
il buio cala presto, si inverte la rotta prima di arrivare alla meta. bisognerà tornare, come sempre.
scendiamo e torna il silenzio, rotto solo dalle gocce che ora scendono fitte battendo le foglie secche. a presto mio amato bosco.